Hai vissuto il ricovero, il parto e la degenza con pochissime persone intorno, a volte nessuno, e i sorrisi di chi si prendeva cura di te li hai visti solo nei loro occhi.
Forse da una parte non è stato così negativo, meno invasioni parentali tutte insieme 🙄
Ma… c’è un ma…
Finalmente arrivi a casa con il tuo fagottino!
Il fagottino che fino a poche ore prima era nel suo ambiente preferito: il tuo utero, la sua bolla protettiva.
Poi la nascita, voci, suoni, luci… ecco un altro ambiente tutto nuovo, asettico, completamente diverso.
“Pochi giorni ed ecco un altro ambiente ancora… la chiamano casa ma non ne sono molto convinto… me la ricordavo diversa!
E poi non so, ma sento la mamma diversa, chissà perché.
Mi spaventa e agita un po’… meno male che questo latte così buono e caldo mi rilassa, il suono ritmico del cuore della mia mamma mi ricorda la mia vera casa… io da qui non mi sposto eh mamma!”
“…ma cos’ha questo bambino? Perché fa così? Fino all’altro ieri dormiva sereno per qualche tempo, perché ora dopo 10 minuti si sveglia?
Vuole stare attaccato praticamente sempre… ma è normale? Sento già un seno vuoto.
E poi ste puzzette… prenderà aria ciucciando per forza, sta sempre lì. Ho già fatto massaggi, bicicletta, cos’altro posso fare?
L’ho anche pesato, secondo me è cresciuto troppo poco.
E poi basta, basta sono stufa! Già non posso uscire, non posso farmi aiutare, almeno dormisse un po’, si calmasse… mi facesse riposare un po’!
Tra l’altro adesso devo iniziare a pensare al lavoro, chissà se potrò riaprire/ricominciare?
Come sarà? Quanti altri costi avrò?”
Questi sono solo alcuni dei pensieri che hai o avrai avuto nella tua mente in questi giorni.
Alcune mamme li hanno anche durante gli ultimi mesi di gravidanza, pensando ad un futuro che non sarà come lo si era immaginato.
Quindi si, i 9 mesi dentro e fuori il pancione sono importanti.
Ma è come se li vivesti anche tu, sei rinata mamma.
Ascoltati, abbracciati, perdonati.
Se il parto non è stato come l’avevi immaginato non è colpa tya
Se il puerperio si sta dimostrando più duro da affrontare di quello che si raccontava non sei meno mamma o meno brava.
Mamma, va tutto bene, tutto questo è successo ad ognuna di noi, anche se in modo soggettivo.
E allora, un periodo di quarantena cosa aggiunge a questo calderone di emozioni contrastanti? Ci scaraventa violentemente dentro noi stesse e, anche se forse non siamo ancora pronte, ci porta a guardarci dentro, a scavare tra le nostre radici, a trovare il nostro istinto, il nostro sapere arcaico… tutte siamo capaci di essere mamme, dobbiamo solo ricordarci come si fa!
Quanto era rassicurante il gruppo sull’allattamento eh? Quanto speravi di imparare a calmare il bambino grazie al corso di massaggio infantile? Poi c’era il gruppo di supporto tra mamme, gli incontri post partum, le visite dal pediatra… e adesso tutto annullato! Non puoi vedere la tua mamma, le tue amiche già “esperte”; quella bilancia che devi gestire da sola sembra essere un pensiero fisso, quei numeri ti fanno sentire più o meno brava, come se la salute del tuo bambino dipendesse dal peso.. senti un turbine di emozioni
“E adesso come faccio? Ce la farò? Da dove inizio?”
DA TE, mamma, donna meravigliosa e magica, ritorna in te e ricorda.
Ricordati che sei e sarai SEMPRE la migliore madre che i tuoi figli potranno avere.
Quindi parliamone, vuoi un minuto per te?
Hai bisogno di guardare su Netflix quel telefilm o quel programma idiota solo per staccare un minuto?
Vuoi riprendere in mano un libro o Donna Moderna?
Chiedi aiuto al papà, vedi se in quella sdraietta ci sta un po’, vedi se al pomeriggio sdraiandoti con lui (in sicurezza) puoi riposare.
E se con una fascia morbida lo legassi a te per poter avere le braccia libere?
E, ricordati, le pulizie in casa possono aspettare, e se usi Just Eat per tre sere di fila non c’è nulla di male!
Mamma, non ti rendi conto di quanta forza e amore tu possiedi!
Si, perché prendersi cura di una personcina che dipende da te 24 ore su 24, soprattutto in questo particolare momento, non è da tutti!