* Se la madre viene sottoposta ad indagine radiologica (TAC, RMN) con mezzo di contrasto (in particolare gli agenti di contrasto iodati e quelli a base di gadolinio) l’allattamento al seno è sicuro per il bambino allattato di qualunque età gestazionale.
Fra tutti i mezzi di contrasto solo quelli a base di gadolinio della categoria “ad alto rischio di fibrosi sistemica nefrogenica” (gadopentetato dimeglumina, gadodiamide e
gadoversetamide) vanno prudenzialmente evitati.
• Non c’è bisogno di sospendere temporaneamente l’allattamento e gettare il latte spremuto dopo un’indagine radiologica con mezzo di contrasto. Questa misura può essere riservata ai casi in cui l’indagine radiologica sia stata eseguita con
gadopentetato dimeglumina, gadodiamide o gadoversetamide. In tutti gli altri casi, e quindi nella maggioranza dei casi, il bambino allattato può riprendere da subito i pasti al seno.
• I professionisti del campo sanitario, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, possono dare messaggi chiari e coerenti sulla documentata sicurezza d’uso dei mezzi di contrasto in corso di allattamento al seno.
Per il documento completo: Allattamento e tac/radiografie