Il neonato che succhia al seno della madre non sta semplicemente ricevendo un pasto, ma è intensamente impegnato in un dialogo biologico dinamico e bidirezionale. È un processo in cui avviene uno scambio fisico, biochimico, ormonale.
Il 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 (latte prodotto nei primi giorni dopo la nascita), oltre ad essere una ricca fonte di nutrienti, contiene elevate concentrazioni di diversi fattori protettivi con azione antinfettiva, come enzimi (lisozima, lattoferrina ecc.), immunoglobuline, citochine, componenti del sistema del complemento, leucociti, oligosaccaridi, nucleotidi, lipidi e ormoni che interagiscono tra loro e con le mucose del tratto digerente e respiratorio superiore dei neonati, fornendo immunità passiva e stimolazione per lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario del neonato sistema.
Studi hanno dimostrato che il latte umano ha 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊 contro Shigella, Salmonella typhimurium, Campylobacter, Vibrio cholerae, Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae, Bordetella pertussis , virus respiratorio sinciziale, HIV e altri agenti patogeni.
Esiste un effetto protettivo a 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞: il latte umano riduce il rischio di sviluppare malattie autoimmuni come il diabete mellito di tipo 1 e 2 , l’artrite reumatoide, la celiachia, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
Esiste altresì un effetto protettivo contro le malattie vascolari croniche, tra cui l’ipertensione, l’obesità e/o la resistenza all’insulina. Una meta-analisi ha dimostrato che l’allattamento al seno protegge dai tumori infantili come la leucemia linfoblastica acuta, il morbo di Hodgkin e il neuroblastoma.
https://www.scielo.br/j/ramb/a/QZDBjJ8VTYpWVpXs6RxVjrF/#
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3199546/